Presso il nostro studio sono disponibili 3 corsi di condizionamento dell’aria
(base, intermedio e avanzato), con esercitazioni pratiche e casistica guasti,
ed un corso specializzato di saldobrasatura.
I corsi di condizionamento consentono di acquisire conoscenza delle varie tipologie di impianti e macchine, di tutti i componenti ed accessori, delle tecniche di manutenzione, riparazione, installazione e dei primi elementi per la progettazione.
Particolare attenzione alle problematiche con i nuovi refrigeranti e lubrificanti.
Il corso di saldobrasatura è indispensabile per il conseguimento del patentino di sadatore – brasatore, obbligatorio ai sensi della direttiva PED – Pressure Equipment Directive 97/23/CE – Attrezzature a Pressione.
La durata del corso è di 40 ore con svolvimento nelle ore serali.
La temperatura
E’ noto che il nostro corpo ha una temperatura di circa 36°C. Ambienti troppo freddi o troppo caldi anche di 2-3°C possono darci sensazioni di malessere. Ma se è relativamente facile fifendersi dal freddo, non è altrettanto facile vincere il caldo.
La ventilazione
Il nostro corpo ha bisogno di traspirare, cioé la naturale sudorazione della pelle deve evaporare costantemente. Perché ciò avvenga, dobbiamo avere nell’ambiente una ventilazione controllata: non eccessiva (correnti d’aria), ne scarsa (aria stagnante).
L’umidità
E’ la quantità percentuale di vapore acqueo presente nell’aria. Se la percentuale è alta (aria umida) la naturale traspirazione della pelle sarà difficoltosa. Se è troppo bassa (aria secca) proveremo disagio e “gola secca”.
Purezza dell’aria
L’aria contiene in sospensione molte impurità di varia natura: particelle, batteri, fibbre, fumi. Un’efficiente filtrazione serve a trattenere le impurità e a creare un ambiente più sano e purificato.
Dismissione dei fluidi refrigeranti tradizionali
I fluidi refrigeranti più utilizzati nel campo della refrigerazione ed in quello della climatizzazione appartengono alle categorie dei Cloro Fluoro Carburi (CFC) e Idro Cloro Fluoro Carburi (HCFC). Entrambe queste categorie di refrigeranti contengono cloro, e la dispersione di questi fluidi in atmosfera è tra le principali cause della distruzione dello strato di ozono.
L’utilizzo dei fluidi refrigeranti CFC è stato vietato dal mese di Gennaio 2000, anche per la sola manutenzione degli impianti.
Per quanto riguarda i fluidi refrigeranti HCFC, è prevista una graduale dismissione fino all’anno 2020. Per la manutenzione degli impianti i fluidi HCFC saranno disponibili fino all’anno 2010.
I nuovi refrigeranti HFC
I fluidi refrigeranti HFC (Idro Fluoro Carburi sono considerati la migliore alternativa ai refrigeranti tradizionalmente impiegati. Questa categoria di refrigeranti si caratterizza per l’assenza di cloro dalla sua composizione chimica: per questo motivo, può essere considerata sostanzialmente innocua nei confronti dello strato di ozono.